“Jung, Freud e Sabina Spielrein, il dissesto dell’Anima: L’amore irrompe nella psicanalisi”

Locandina spettacolo Jung, Freud e Sabina Spielrein, il dissesto dell’Anima

“Jung, Freud e Sabina Spielrein, il dissesto dell’Anima:
L’amore irrompe nella psicanalisi”.
Lettura scenica.

Spettacolo nella rassegna Carta da Lettere “Parole, emozioni e passioni dai carteggi di celebri coppie del novecento”, con il Patrocinio del Comune di Monza. Progetto a cura di Ettore Radice – Associazione Mnemosyne.

Aldo Carotenuto psicoanalista, docente di Psicologia della Personalità presso l’Università La Sapienza di Roma e uno dei maggiori conoscitori al mondo del pensiero junghiano, nei i suoi studi ha posto particolare attenzione al problema dell’amore di tranfert che si instaura nella coppia analitica. Nel 1974 stava lavorando per l’Istituto di Psicologia dell’Università di Roma con una serie di lezioni sul pensiero e la pratica di Carl Gustav Jung. In quel periodo si stava dedicando all’approfondimento dei punti più importanti della psicologia junghiana. Durante le sue ricerche, per la prima volta, vide comparire il nome di Sabina Spielrein, paziente di Jung. Nel 1977 gli fu segnalato che negli scantinati del Palais Wilson, vecchia sede dell’Istituto di Psicologia svizzero, era stata trovata casualmente la corrispondenza originale tra Jung, Freud e Sabina Spielrein: non solo lettere ma anche una parte del diario di Sabina.

Sia le lettere di Jung, Freud e Spielrein, sia il diario erano completamente sconosciuti, né se ne sospettava minimamente l’esistenza. Questi documenti testimoniavano l’amore intenso e conflittuale tra lo psichiatra Carl Gustav Jung e la sua paziente Sabina Spielrein, amore che in seguito sarà definito l’esperienza fondamentale del trasfert-controtrasfert.

Dalla riflessione su questi documenti scaturì il libro “Diario di una segreta simmetria”, una delle opere contemporane più innovative sulla vita e il pensiero junghiano.

Esistono pochi dati sulla vita, di Sabina Spielrein, probabilmente a causa dello scandalo, del ruolo della donna in campo accademico a quei tempi e delle conseguenze degli avvenimenti storici che condizionarono le sue scelte e la sua esistenza.

Sabina Spielrein fu una donna che con fermezza e dignità riuscì a mantenere fede a se stessa. Non si perse né nella malattia, né nel rapporto intenso, complesso e coinvolgente con Carl Gustav Jung e nemmeno nella relazione prevalentemente epistolare e spesso conflittuale, con Freud e la società psicoanalitica del tempo.

La sua apparizione fu fugace ma determinante sia per la vita di Freud e Jung sia per il l’influsso fondamentale che apportò per la teorizzazione e la formulazione di alcune delle più importanti ipotesi sul funzionamento della psiche.

L’intreccio tra eros e logos nella relazione tra Jung e Spielrein ha portato alla pubblicazione di opere straordinarie. Sono forse il frutto di una sublimazione dell’amore impossibile, ma proprio in questo sta il fascino della loro storia e della loro vicenda umana. Il loro incontro sulla scena del mondo ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo del pensiero scientifico in campo psichiatrico, psicologico e psicoanalitico; come se i due, incontrandosi e riconoscendosi l’uno nelle profondità dell’altra, avessero attivato un potenziale creativo straordinario, sino alla definizione di un impianto analitico che ha rivoluzionato le modalità diagnostiche e terapeutiche.

Testo liberamente tratto da “Diario di una Segreta Simmetria: Sabina Spielrein tra Jung e Freud” di Aldo Carotenuto.
A cura di Paola Perfetti
Interpreti
Ivan Ottaviani, Alessandro Baito, Paola Perfetti.
Pianoforte: Francesca Badalini
Consulenza per i carteggi in lingua tedesca della dott.ssa Irene Candelieri.
Supervisione scientifica del prof. Alessandro Raggi.
Lo spettacolo è patrocinato da Alba, Associazione di ricerca in psicologia analitica.
Partner morale – Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini.

Jung, Freud e Sabina Spielrein, il dissesto dell’Anima: l’amore irrompe nella psicoanalisi [Spettacolo]